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NIENTE DISCARICA, SOLLIEVO A GODIA E BEIVARS


I comitati: «Noi però non abbassiamo la guardia e adesso chiediamo di fare il parco del Torre»
    Dopo la bocciatura in sede di Autorizzazione integrata ambientale (Aia) della discarica Danelutto, gli abitanti di Godia e Beivars tirano un sospiro di sollievo. Così pure i presidenti dei due comitati sorti per evitare il proliferare dell’inquinamento nell’area adiacente al torrente Torre. «Contenti anche se c’è lo spazio per un ricorso da parte della proprietà», avverte Pietro Petrucco, presidente del Comitato San Gottardo. L’area Danelutto, inserita nel parco del Torre e a poche centinaia di metri da abitazioni e scuole, è suddivisa in due lotti, ottenuti da cave ormai chiuse. Il primo è già stato riempito con rifiuti indifferenziati ed è esaurito, mentre il secondo è quello oggetto della bocciatura Aia. «Ma nel periodo in cui la vecchia discarica Danelutto era in funzione la proprietà ovviamente aveva in mano sia un provvedimento di Via (Valutazione di impatto ambientale) sia un’Aia favorevoli – dice Petrucco –. E in quel periodo il parco non era ancora stato affidato in concessione per 20 anni al Comune di Udine. Danelutto potrebbe quindi presentare ricorso, forte dell’Aia che aveva in itinere».
     
    Al momento comunque gli abitanti della zona non pensano alla possibile battaglia legale. «La bocciatura in sede regionale del sito Danelutto è una grossa conquista – dice Alessandro Fornasier, presidente del Comitato spontaneo del Torre –. Adesso le preoccupazioni sembrano risolte, anche se in questi anni abbiamo imparato a non abbassare mai la guardia».
    Sull’area del Torre insistono tre discariche: Danelutto (un lotto esausto e l’altro bocciato dall’Aia), Ifim di San Gottardo (la discarica più grande in regione e ancora in funzione) e Ifim “di là de Tor”. Per quest’ultimo sito la proprietà Midolini, negli scorsi mesi, aveva annunciato l’addio al progetto discarica e l’avvio delle procedure per fare un parco fotovoltaico. «Speriamo che la bocciatura della Danelutto non comporti ora una marcia indietro sulla “di là de Tor”», osserva Fornasier. Dopo la votazione, la prossima settimana, del Piano regolatore in consiglio comunale, Fornasier auspica «che l’assessore Santoro mantenga la parola e si impegni per fare il parco del Torre». Intanto, per tutta l’estate sono proseguite le lamentele per i cattivi odori dalla discarica di San Gottardo. «L’enorme quantità di immondizie nel sito dell’Ifim crea inevitabilmente questi problemi – dice Petrucco –, sollevati da tempo dai residenti. La discarica è in una situazione più svantaggiata rispetto al sito bocciato alla Danelutto: è più vicina alle case ed è inserita nell’argine del fiume, in un punto in cui non dovrebbe neppure essere pensato un sito come quello».

    Michela Zanutto
    Messaggero Veneto 
    31 agosto 2012