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UN BRAVO PAPA' - HA DATO LA SUA VITA PER SALVARE IL FUTURO NASCITURO


"Da allora non lo si vede più in giardino ma, ogni tanto, si sente un canto in lontananza e mi piace pensare sia lui e spero che il prossimo anno ritorni con la sua compagna per nidificare".

L'amico merlo
Questo è quanto scrivevo in un post dell'anno scorso riferendomi ad un caro amico merlo che frequentava il nostro giardino da almeno tre anni e che durante l'estate aveva nidificato due volte insieme alla sua compagna. 
Per la coppia di merli la crescita dei loro piccoli non era stata un'impresa facile. I due, infatti, erano stati sempre in allerta per prevenire la predazione delle uova e, successivamente, per tutelare i piccoli. Gatti, gazze e altri uccelli predatori erano spesso in agguato. Anche la temperatura, piuttosto elevava in quel periodo estivo, non è stata certo amica dei merli, anzi, penso sia stata la causa che ha portato alla morte il secondo piccolino. 
Dopo quella triste circostanza, mio marito ed io, oltre a voler sperare di rivedere la coppia con una nuova nidiata in giardino, ci siamo proposti, per l'anno successivo, di adoperare molti più accorgimenti per la tutela dei piccoli. Mai, però, avremmo potuto pensare che anche i merli adulti potessero essere vulnerabili. 

Siamo a metà marzo di quest'anno e la "nostra coppia di merli" non solo è ritornata in giardino ma sta anche facendo il nido, o meglio,  sta ristrutturando con della pagliuzza bagnata nell'acqua, il vecchio nido dell'anno scorso. 

Ovviamente, a noi questa posizione del nido non ci piace perché i gatti di zona hanno memoria e nel periodo della nascita dei piccoli non si faranno attendere. Poi c'è un altro problema: la siepe di lauro. Il lauro dovrebbe essere più folto in questo periodo invece il fogliame ancora non si è ben sviluppato ed il nido è facilmente visibile agli uccelli predatori. 
Nei primi giorni di aprile ci accorgiamo della presenza di alcuni  uccelli che svolazzano intorno al nostro giardino: una coppia di tortorelle e una coppia di gazze. E si, proprio loro, le gazze. Questo non ci voleva. 


Nido sulla Lagerstroemia e l'uovo rotto
La mattina del 3 aprile mio marito decide di controllare il nido per accertare la situazione, visto che non si notava la presenza dei merli. Raggiunto il nido con una scala, scatta una foto dell'unico uovo azzurrino che purtroppo era già rotto e svuotato.
Due o tre giorni prima, stando in casa, avevo sentito un breve bisticciare fra merli e gazze ma una volta uscita per controllare, tutto era finito. Evidentemente quel giorno le gazze avevano attaccato il nido in modo fulmineo e devastante. 
La sera, guardando dalla finestra della cucina, da cui si può vedere la vaschetta con acqua messa appositamente in giardino per gli uccelli, notiamo il merlo maschio che sta dentro la vaschetta. Sul momento proviamo gioia per la sua presenza. Poi ci viene in mente la scena del suo piccolo che l'anno scorso prima di trovarlo morto aveva passato molto tempo in acqua. Evidentemente qualcosa era successo nei giorni passati tant'è che la mattina del 4 aprile il nostro caro merlo giaceva morto sotto l'albero che reggeva il suo nido. Proprio nello stesso posto dove era morto il suo piccolino.
La ferita del merlo
Che abbia avuto qualche malattia? Questo non lo so. Quello che è certo è che aveva sul dorso un duro rigonfiamento con una ferita centrale. E' probabile, quindi, che abbia avuto una beccata da una gazza mentre da buon padre cercava di difendere il suo nascituro.

In questi giorni di fine aprile il canto del nostro caro merlo ci manca ma il fischio della sua compagna si sente spesso (proviene dal retro della nostra casa) e questo ci commuove perché significa che lei è rimasta legata al suo ambiente e alle sue abitudini. Nel recente video la si intravede mentre fa il bagno nella vaschetta del nostro giardino.


La merla fa il bagno



GATTO STRIATO BRUNO INVESTITO IN LOCALITA' GODIA (UDINE NORD) LA NOTE DI LUNEDI' 31 MARZO

Percorrendo via La Spezia, in località Godia, ho trovato questo povero gatto investito (non ho accertato il sesso)
Per evitare che venga ulteriormente travolto, l'ho spostato nell'area verde. Pubblico questa foto affinché l'eventuale proprietario ne sia informato. Più precisamente, il gatto è stato investito all'altezza del bivio fra via La Spezia e via Liguria. (pubblicato anche sulla mia pagina Facebook)